Ho una copia vintage di Piccole Donne di Louisa May Alcott regalatomi dalla mia maestra alle elementari per il mio settimo compleanno. Io, la proprietaria, ci tengo a precisare che non sono così vintage come le illustrazioni in copertina, chiaramente un residuo degli anni ’60.
Su L’Indiependente ho dedicato a Piccole Donne, Alcott e Jo March un’analisi critica della loro ragion d’essere anche oggi, oltre 150 anni dopo la prima pubblicazione del romanzo. Il punto di partenza della mia analisi è il saggio Louisa May Alcott di Beatrice Masini edito da Giulio Perrone Editore, ma il ragionamento si amplia fino a parlare di femminismo, autodeterminazione e trasposizioni cinematografiche del romanzo.
Photo credits: Alessia Ragno.