Cyrus Shams è un giovane poeta iraniano-americano, nato a Teheran e arrivato nell’Indiana col padre a due anni a seguito della morte della madre nel disastro aereo del volo iraniano abbattuto per sbaglio da una nave da guerra americana, nel 1988 durante la guerra Iran-Iraq. È il protagonista del romanzo Martire!, esordio del poeta iraniano-americano Kaveh Akbar, pubblicato in Italia da La Nave di Teseo nella traduzione di Chiara Spaziani.
Cyrus, un passato di dipendenze da alcool e droga alle spalle, si imbarca in un progetto sul martirio, nel senso più secolare e pacifista della parola, per cui scrive poesie e dialoghi immaginari su martiri del passato e coinvolgendo anche i genitori. La sua ricerca del senso della morte e della vita lo porta, poi, a New York durante l’ultima performance dell’artista Orkideh, che consegna la sua di morte a chiunque voglia parlarle.
Con una prosa immaginifica e brillante, Akbar costruisce un romanzo accorato, serio e comico allo stesso tempo, con una cura particolare per le parole che si incastrano in una sequenza che spicca nel panorama letterario contemporaneo e che racconta gli Stati Uniti dal punto di vista di una generazione che tentano con ogni mezzo, e inutilmente, di soffocare.
L’analisi del romanzo è su L’indiependente.
Per approfondire
Kaveh Akbar in conversazione con Clint Smith nella libreria Politics and Prose.
Il poeta nell’intervista con Joseph Earl Thomas.
La recensione di Martire! su Npr.
Martire! sul New York Times.