Jonathan Franzen scrive un pezzo di storia statunitense per i suoi personaggi più recenti: leggi l’analisi di Crossroads, edito da Einaudi.
Continue readingRebecca Makkai, I grandi sognatori
Rebecca Makkai racconta l’epidemia da AIDS degli anni ’80 a Chicago, leggi l’analisi e l’approfondimento storico.
Continue readingEuforia di Ellin Cullhed
L’analisi del romanzo su Sylvia Plath scritto da Elin Cullhed e finalista al Premio Strega 2022.
Continue readingChelsea Hodson, Stanotte sono un’altra
Chelsea Hodson scrive un memoir che diventa romanzo e saggio all’occasione, un’esplorazione moderna delle donne millennial.
Continue readingRacconti: Garth Greenwell e Matthew Baker a confronto
Due raccolte di racconti a confronto: Garth Greenwell, Matthew Baker e il loro ritratto degli Stati Uniti contemporanei.
Continue readingTre domande a Carmelo Vetrano
L’esordio di Carmelo Vetrano nel romanzo si chiama “Il censimento dei lampioni”, pubblicato per Laurana editore nel 2022; lo scrittore è ospite della rubrica Tre domande per L’indiependente, nata per esplorare l’inventiva e le fasi del lavoro di scrittura di autrici e autori, soprattutto alle prime pubblicazioni. Le domande sono complesse: come nasce una storia? Come si sviluppa? E quanto è necessario riscrivere frasi, paragrafi e capitoli per avvicinarsi all’idea che si ha in testa? Ne “Il censimento dei lampioni”, Carmelo Vetrano scrive la storia di un uomo, Sebastiano, e dei tentativi di riconciliazione con un padre problematico, la propria terra (un Salento discreto e silenzioso) e sé stesso. A scandire il tempo dei ricordi e del rimuginare, il censimento dei lampioni nelle strade dell’ entroterra salentino, compagni inattesi ma fondamentali in questo tentativo di redenzione.
L’intervista completa è su L’Indiependente.
Per saperne di più su Carmelo Vetrano
Vetrano è originario di San Pancrazio Salentino. Il suo “Il censimento dei lampioni” è pubblicato da Laurana editore nella collana Fremen curata da Giulio Mozzi.
“Sempre tornare” di Daniele Mencarelli.
Daniele Mencarelli chiude la sua trilogia all’incontrario di autofiction con “Sempre tornare”, romanzo sulla tarda adolescenza, dubbi e incertezze.
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